Foti (FdI): «Il candidato per la Sardegna? Abbiamo già dato per la Sicilia». Lupi (Noi Moderati): «Ascoltare i territori»
Alla Camera la riunione di Salvini con i parlamentari della Lega, focus sulle Regionali nell’IsolaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Alla fine si risolverà tutto». Ne è sicuro Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia che, entrando a Montecitorio, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano conto del braccio di ferro in corso con la Lega sul candidato alla presidenza della Sardegna.
Si risolverà nel senso che vuole FdI?, hanno incalzato i reporter. «Nel senso che noi abbiamo già dato, ad esempio per la Sicilia», ha replicato Foti.
Sul tema è intervenuto anche Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati: «Se dai territori arrivano indicazioni chiare, dobbiamo rispettarle. Il criterio che ci siamo dati è di ricandidare gli uscenti ma anche di ascoltare il territorio. Solinas ha sicuramente fatto bene, ma se si chiede dal basso di presentare una candidatura che valorizzi ancor più la coalizione, lo trovo legittimo», ha dichiarato al Corriere. «È successo già in regioni importanti come la Sicilia, o in Molise», ha aggiunto. «Musumeci – ha ricordato - era un presidente autorevole, infatti oggi è ministro. Ma si decise di ampliare ancor più la potenzialità della coalizione, e FdI fece un passo indietro con generosità. Trovo comprensibile che oggi il partito di Meloni possa chiedere di candidare non l'ultimo arrivato, ma un suo esponente di valore come l'attuale sindaco di Cagliari». «Il primo criterio non è il rapporto di forza – ha detto Lupi - ma la qualità del candidato. Poi non c'è dubbio che oggi il centrodestra abbia una guida forte, di Giorgia Meloni, e sia con il 27 o 28 o 29% sicuramente il primo partito della coalizione. È un elemento che non possiamo far finta non esista. Tanto più visto che Meloni si è dimostrata generosa in passato. Altrettanto può fare la Lega, mi auguro e sono convinto che lo faranno. Che ci sia disponibilità a dare spazio in regioni importanti al primo partito della coalizione mi sembra corretto - conclude - ma sono cose che affronteremo quando sarà il momento. Ora l'importante è essere uniti».
Intanto alla Camera è cominciata la riunione di Matteo Salvini con i parlamentari della Lega. Un appuntamento convocato dal segretario per rivendicare l'attività finora svolta e fare il punto a inizio anno sui lavori, anche in vista della campagna per le elezioni regionali ed europee.
(Unioneonline/s.s.)