Fine vita, ok in commissione all'articolato del testo di legge. FdI: «Inutile battaglia ideologica, sarà impugnata»
Prima di entrare in Aula altri due passaggi, l’opposizione: «Tempo prezioso perso»(Ansa)
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La commissione Sanità ha approvato questo pomeriggio l'articolato del testo di legge sul fine vita presentato da tutti i partiti del Campo largo, e che ricalca quello promosso dall'associazione Luca Coscioni in tutte le regioni. Ora il testo verrà inviato all'assessorato alla Sanità per le valutazioni tecniche e alla commissione Bilancio per il parere sulla spesa. A quel punto tornerà in commissione Sanità, per il voto finale e l'invio all'Aula.
La presidente del parlamentino, Carla Fundoni (Pd), al termine delle audizioni si è detta convinta che «la Sardegna avrà la sua legge sul fine vita entro l'estate». Per l'opposizione invece il provvedimento sarà stoppato dal governo.
«È incomprensibile - commenta Corrado Meloni, consigliere di Fratelli d'Italia - la fretta dimostrata dalla maggioranza nell'approvare una legge sul 'suicidio assistito' che verrà impugnata dal Governo nazionale, come già accaduto per quella toscana. Non spetta alle Regioni legiferare su questo tema, ma esclusivamente allo Stato. Si tratta dell'ennesima, e inutile, battaglia ideologica portata avanti strumentalmente dal centrosinistra, nonostante la delicatezza del tema. Hanno fatto perdere tempo prezioso al Consiglio regionale che avrebbe potuto dedicarsi ai tanti problemi finora irrisolti, nonostante i proclami che da un anno sono l'unica peculiarità della Giunta Todde».
Per l'esponente «un provvedimento reso ancora più inutile dalla calendarizzazione in Senato, per il 17 luglio, della proposta di legge nazionale sul 'fine vita', che disciplinerà la materia e stabilirà linee chiare, rispettando i principi fissati dalla Corte Costituzionale nel 2019. Bene avrebbe fatto il Consiglio regionale, confermando il principio della sacralità della vita, ad occuparsi maggiormente delle cure palliative, indispensabili per tutelare la dignità del malato nel percorso finale della propria esistenza, aumentando le risorse, potenziando le strutture e occupandosi della carenza di personale specializzato».
(Unioneonline)