E’ polemica su Francesca Donato, l’europarlamentare eletta con la Lega che poche ore fa ha annunciato che lascerà il partito. Una decisione “sofferta” e assunta “dopo una lunghissima e approfondita riflessione" per prendere le distanze dalle posizioni più moderate della Lega, quelle “giorgettiane”, che stanno mettendo in minoranza la linea più oltranzista di Matteo Salvini.

"La mia scelta – spiega Donato sui social, di recente finita nella bufera per un botta e risposta con la figlia di un medico morto di Covid – è maturata dopo mesi in cui i valori in cui credo fermamente, quelli dell'uguaglianza, della libertà individuale e della dignità umana, sono stati sempre più calpestati dai provvedimenti presi dal governo nazionale, di cui la Lega fa parte. Nonostante le rassicurazioni e le battaglie interne del nostro leader, sono passati decreti liberticidi e discriminatori che, a mio avviso, sono incompatibili con i principi fondamentali del nostro ordinamento".

Tra i “decreti liberticidi” quello in favore dell’estensione del Green pass in tutti gli ambienti di lavoro pubblici e privati, ad esempio, ampiamente sostenuto dai “ministri e governatori della Lega”, capeggiati appunto dal ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. Per Donato è “un fatto di coerenza con i miei valori e di rispetto per i miei elettori ma anche per i miei colleghi di partito, fare un passo indietro e smettere di farne parte".

Resterà componente del gruppo Identità e Democrazia al Parlamento Europeo "ma rimarrò fuori da altre collocazioni partitiche per poter svolgere nella massima indipendenza e sotto la mia personale responsabilità il mio ruolo politico in difesa della minoranza degli Italiani oggi etichettati come ‘no-vax’, gravemente discriminati e attaccati nel nostro Paese, e di tutti coloro che credono ancora nei valori della nostra Costituzione repubblicana, che pongono al centro il rispetto dei diritti umani per tutti i cittadini". 

ID: “NO A PERSONALISMI” – Dal gruppo in Europarlamento però la attaccano il capogruppo Marco Zanni e il capodelegazione della Lega Marco Campomenosi: "Fare parte di un partito significa fare gioco di squadra: quando prevalgono i personalismi e le divergenze sono insanabili, bene che le strade si dividano. Proseguiamo il nostro lavoro e non diamo adito alle polemiche di chi, dopo aver messo in cattiva luce la Lega per giustificare il suo abbandono, getta discredito sui colleghi. Nel nostro gruppo non c'è spazio per chi agisce in questo modo", dicono gli eurodeputati.

SALVINI: “TANTI AUGURI” – Salvini liquida la faccenda con poche parole: “Chi va lo ringrazio, lo saluto e tanti auguri". Il leader della Lega, incalzato dai giornalisti a margine di un incontro elettorale a Montepulciano a sostegno del candidato del centrodestra per le suppletive Tommaso Marrocchesi Marzi, esclude divisioni nel partito: "Non commento le fantasie, commento la realtà e la realtà sono le bollette e le tasse". 

(Unioneonline/D)

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