"Credibili quanto una barzelletta”.

Così Francesca Donato, europarlamentare della Lega, aveva definito gli appelli a vaccinarsi lanciati dalla famiglia di un medico siciliano deceduto a causa del Covid a Castelvetrano, in provincia di Trapani.

La figlia della vittima, la giornalista Anna Ditta, le aveva replicato duramente: “Salve, sono la figlia del dott. Ditta. Non si vergogna di speculare in questo modo su un morto? Invece di criticare la nostra credibilità dovrebbe pensare ad avere un minimo di pudore e rispetto”.

Oggi Donato risponde chiedendo scusa per le sue parole e provando a chiudere la polemica.

“Non intendevo affatto offendere lei né la sua famiglia e tantomeno speculare sulla perdita di suo padre – ha detto -. Ero scettica rispetto al fatto che nel momento del lutto ci teneste a consigliare il vaccino a tutti. Mi scuso se comunque l'ho offesa e le porgo le mie sincere condoglianze".

"Ieri su un mio tweet – ha spiegato sui social – è stata gonfiata una polemica pretestuosa. Ho affermato che mi sembrava credibile quanto una barzelletta che di fronte al lutto familiare la figlia trovasse tempo e voglia di occuparsi della strategia vaccinale. Ho erroneamente attribuito quelle parole ad una iniziativa del giornalista".

"Penso che tutti i morti vadano sempre rispettati e lasciati riposare senza essere usati come strumenti di una tesi o del suo opposto", ha concluso la deputata europea del Carroccio.

(Unioneonline/D)

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