Luigi Di Maio chiude a Forza Italia e apre le porte ad accordi, o meglio "contratti", da sottoscrivere con la Lega o con il Pd "senza Renzi" per la formazione del nuovo governo.

A un giorno dall'avvio delle consultazioni, il capo politico del partito che ha vinto le elezioni, mette dunque il veto su Silvio Berlusconi e svela quella che sarà la strategia dei pentastellati nei colloqui al Quirinale. Ovvero, accordi possibili con tutti, eccezion fatta per Forza Italia.

Lo fa in un'intervista alla trasmissione "Di Martedì" in onda stasera, condotta da Giovanni Floris.

"Faremo ciò che abbiamo detto in campagna elettorale: proporremo un contratto di governo come si fa in Germania, si fa quello che c'è scritto e quello che non è scritto non si fa", questa la proposta del capo politico M5S.

"Non voglio influenzare le dinamiche del Pd, mi permetto solo di dire che l'Italia non ha tantissimo tempo e i cittadini aspettano soluzioni", aggiunge il pentastellato, che poi avvisa gli altri partiti. "Se si tornasse al voto noi saremmo gli unici ad avere un vantaggio".

C'è da capire se Luigi Di Maio sarà anche disponibile a farsi da parte e lasciare Palazzo Chigi a un'altra figura, cosa che faciliterebbe il raggiungimento di un'intesa sul governo: pare di no, stando a quanto ha confermato ancora oggi nell'assemblea congiunta di deputati e senatori a 5 Stelle.

Ed è certamente singolare che M5S si presti alla possibilità di stringere accordi con due partiti - Lega e Pd - completamente agli antipodi.

La replica dei dem non si è fatta attendere, è arrivata per bocca del capogruppo al Senato Andrea Marcucci: "Il Pd, coerentemente con le decisioni assunte in direzione, dirà al presidente Mattarella che non siamo disponibili ad alcun governo che abbia Di Maio o Salvini come premier. La proposta del leader M5S è irricevibile".

Forza Italia invece non ha preso bene il veto su Silvio Berlusconi. "Rappresentiamo quasi 5 milioni di elettori e siamo il cuore della coalizione che ha vinto le elezioni, non sarà Di Maio a dividere ciò che gli elettori hanno unito. Diciamo no a veti e a egoismi, qualunque soluzione di governo che ci escluda rappresenterebbe un tentativo di calpestare la volontà democratica", è il commento della vicepresidente della Camera Mara Carfagna.

(Unioneonline/L)

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