Decadenza, ipotesi conflitto di interessi: «Il Ministero farà le dovute verifiche»
Legame familiare tra il nuovo presidente del collegio di garanzia elettorale e una dirigente regionale chiamata da Todde: Nordio risponde ai dubbi sollevati da PittalisPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il ministero della Giustizia farà tutte le verifiche e, se sarà il caso, assumerà opportune iniziative. C’è scritto nella risposta firmata Carlo Nordio, all’interrogazione presentata oltre un mese fa da Pietro Pittalis (Forza Italia) e da altri deputati di FdI e Lega sul caso decadenza.
I parlamentari avevano chiesto l’intervento urgente del ministro nei confronti del presidente facente funzioni della Corte d’Appello di Cagliari, Massimo Poddighe, nuovo numero uno del Collegio di garanzia elettorale che, sotto la presidenza di Gemma Cucca, aveva notificato a inizio gennaio l’ordinanza ingiunzione che rischia di far decadere la presidente della Regione e, a cascata, di determinare lo scioglimento del Consiglio regionale. I deputati (Pittalis, Mura, Giagoni, Calderone, Costa, Bellomo, Deidda, Lampis e Polo) avevano denunciato «gravi irregolarità e forti preoccupazioni».
In particolare, la presenza di un conflitto di interessi che «mina l’autonomia e l’indipendenza della magistratura: il giudice Poddighe è marito di Marcella Marchioni, nominata dalla Giunta Todde prima alla Direzione dei Servizi Finanziari, poi a marzo come Segretario Generale della Regione (nell’attesa che prendesse servizio Eugenio Annicchiarico).
Il fatto che siano sposati rappresenterebbe un conflitto d’interessi che «mina l’autonomia e l’indipendenza della magistratura». Da qui la richiesta al ministro Nordio di intervenire «anche tramite l’attivazione dei propri poteri ispettivi, al fine di accertare eventuali responsabilità disciplinari a carico del Presidente facente funzioni».
E Nordio scrive: «Il sospetto paventato non può esimere quest’Amministrazione dal compiere tutte le doverose verifiche. Per questa ragione è stato dato incarico alla competente articolazione ministeriale di procedere in tal senso».
(Unioneonline)