I protagonisti della politica sarda sbarcano su Telegram. Da qualche tempo è possibile inserire nel noto software concorrente di WhatsApp le facce di consiglieri regionali, parlamentari e leader politici indipendentisti.

Gli ideatori dell'aggiornamento non hanno trascurato nessuno: non ci sono distinzioni di colore politico. Anzi, si potrà inviare ai propri contatti anche il volto baffuto di Doddore Meloni. Uno che di politica italiana non vorrebbe nemmeno sentirne parlare. A controbilanciare la mancanza di patriottismo verso le istituzioni della Repubblica ci pensa un sorridente Mauro Pili, ritratto con il foulard della Brigata Sassari stretto al collo.

I possessori di smartphone potranno divertirsi anche a rispolverare i protagonisti del recente passato. Ci sono l'ex presidente della Giunta regionale, Federico Palomba, l'ex presidente della provincia del Medio Campidano, Fulvio Tocco e l'ex consigliere regionale di Alleanza nazionale, Ignazio Artizzu.

Solo un politico è riuscito a conquistare una presenza doppia. Si tratta di Massimo Fantola, ex leader dei Riformatori sardi e democristiano di lungo corso. Un “successo” che potrebbe svelare le simpatie politiche liberaldemocratiche del programmatore.

A doversi preoccupare sono però gli esclusi. Spicca l'assenza del presidente della Giunta, Francesco Pigliaru. Espropriato dalla rappresentazione 2.0 dall'assessore alla Cultura, Claudia Firino e dal titolare dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda.

La presenza di un Renato Soru dalla faccia dubbiosa non può essere un caso. Il patron di Tiscali si starà sicuramente domandando se non sia il caso di prevedere un aggiornamento simile per Indoona: l'app della società di Sa Illetta destinata alla messaggistica. Una piattaforma su cui sono particolarmente attivi i consiglieri regionali del Partito democratico. Chissà se le ultime turbolenze dentro il Pd gli abbiano convinti a migrare su Telegram. Glielo si potrebbe chiedere accompagnando la domanda con il sorriso di Francesca Barracciu.
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