Piero Comandini è raggiante. Il risultato è ancora parziale, ma il segretario del Pd – intervistato nel corso della Maratona elettorale su Videolina – si sbilancia: «Siamo molto soddisfattti», commenta, «è un risultato che non ci aspettavamo. Attendiamo l’ufficialità, ma quello che sta succedendo a Cagliari, con una vittoria schiacciante di Alessandra Todde, fa intendere che il progetto politico del Campo Largo fosse la scelta giusta. È stata una scelta lungimirante, che non guardava solo al risultato sardo».

Poi la stoccata agli avversari, a partire dal candidato del centrodestra Paolo Truzzu: «Son venuti in undici a benedirlo dalla penisola, poi sono spariti e tornati a Roma. Per Alessandra Todde i leader nazionali sono arrivati solo dopo che la scelta era stata fatta a livello regionale». Comandini commenta anche il dato che arriva da Cagliari: «Va a riflettere quattro anni e mezzo della giunta Truzzu, ma è anche un segnale di una città che guarda al futuro e che vuole diventare progressista».

Infine un commento su Renato Soru: «Non ho mai avuto timore. Mi rendevo conto che non c’era una proposta politica ma solo un tentativo maldestro contro la nostra coalizione. Per fortuna l’hanno capito anche i sardi».

(Unioneonline)

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