Si è rivelato un boomerang il tentativo di Matteo Salvini di conquistare l'approvazione del decreto Sicurezza-bis prima del voto europeo del 26 maggio.

Stessa cosa vale per i Cinque Stelle, che si sono visti bloccare il provvedimento per sostenere la famiglia.

Gli attriti tra le due principali forze politiche, i ritardi dettati dalle "osservazioni" del Colle, hanno fatto saltare la convocazione del Consiglio dei ministri, anche se Giuseppe Conte davanti ai giornalisti minimizza le reazioni di Salvini e Di Maio: "Abbiamo convenuto che è complicato tenere un Consiglio dei ministri prima delle Europee, si svolgerà nel primo giorno utile della settimana prossima".

Il ministro dell'Interno trattiene a stento il rancore, ma a parlare chiaro è il suo numero due, prima ancora del definitivo rinvio del Cdm. Giancarlo Giorgetti, sottosegretario e parlamentare dal 1996, che della Lega ha vissuto tutte le fasi.

Proprio Giorgetti qualche giorno fa si è reso protagonista di un attacco diretto al presidente del Consiglio, ribadito nei contenuti anche ieri davanti alla platea della stampa estera che lo ascolta come il vero "uomo forte" della politica italiana.

"Io non accuso nessuno ma dico che così non si può andare avanti. Lo si può fare solo se dopo le Europee si torna a lavorare. Il governo del cambiamento non può vivere di stallo ma fare le cose", dice, attaccando Giuseppe Conte che dichiara di dover essere imparziale: "Non c'è nessuna accusa ma è una semplice constatazione. Il premier deve essere politico, super partes c'è solo il presidente della Repubblica". E poi, candidamente: "Conte è espressione del M5S io della Lega".

"Non credo ai sondaggi mirabolanti con percentuali da vecchia Dc, ma se la Lega va oltre il 30% offro champagne a tutti i presenti", continua scherzando, e sembra scherzare molto meno quando dice che "se ci sarà un risultato plebiscitario, Salvini avrà un ruolo maggiore in Italia come in Europa". Quindi Salvini premier? "Squadra che vince non si cambia, al netto delle ultime tre settimane abbiamo fatto bene lo dice anche il consenso popolare, sia in un caso che nell'altro".

(Unioneonline/D)
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