Decadenza Todde, la Procura: «Annullare il decreto, confermare la sanzione pecuniaria»
È quanto chiesto nelle conclusioni depositate oggi in Tribunale: multa da rimodulare in misura ridottaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Annullare il decreto del Collegio regionale di garanzia elettorale del 20 dicembre 2024 per la parte relativa alla sanzione della decadenza e confermare la sanzione pecuniaria nella misura inferiore che il Tribunale vorrà determinare». È quanto chiesto nelle conclusioni depositate oggi al Tribunale di Cagliari dal procuratore aggiunto Guido Pani e dalla sostituta procuratrice Diana Lecca, che rappresentano la Procura nel procedimento civile che dovrà decidere sul ricorso presentato dagli avvocati della presidente della Regione, Alessandra Todde, contro l’ordinanza-ingiunzione del Collegio regionale di garanzia elettorale che aveva sanzionato la governatrice con 40.000 euro e la trasmissione degli atti al Consiglio regionale per formalizzarne la decadenza a seguito di presunte violazioni sul rendiconto delle spese elettorali presentate alle Regionali.
Il procedimento elettorale che si sta celebrando davanti al Collegio del Tribunale civile, presieduto dal giudice Gaetano Savona (a latere i colleghi Francesco De Giorgi e Bruno Malagodi), dovrà decidere sul ricorso presentato dagli avvocati della governatrice (Benedetto e Stefano Ballero, Giuseppe Macciotta e Priamo Siotto). L’udienza per le conclusioni è fissata per il 22 maggio, ma i documenti dovevano arrivare al collegio entro il 2 maggio. Già depositato quello del professore-avvocato Riccardo Fercia, che difende il Collegio di garanzia elettorale e che ha chiesto la conferma della sanzione pecuniaria, mentre ha ritenuto che il Tribunale non si possa pronunciare sulla decadenza perché non è ancora stata pronunciata dal Consiglio regionale. Eventualmente dopo sarà materia per il Tribunale amministrativo regionale.
Oggi, invece, ha depositato le conclusioni l’ufficio del pubblico ministero, che ha confermato come le dichiarazioni e il rendiconto depositate dalla presidente Todde «non fossero regolari e presentassero alcuni profili di ambiguità, alcune carenze» e dunque possa essere confermata una sanzione pecuniaria, ma non nella misura decisa dal Collegio presieduto dall’ex presidente della Corte d’appello, Gemma Cucca.