Un 2021 che ha dato “segnali di ripresa” per la Sardegna, con anche Bankitalia che ha “certificato il progressivo miglioramento dell’economia dell’Isola”. 

È uno dei passaggi del bilancio di questi ultimi 12 mesi fatto dal governatore Christian Solinas, diffuso da Villa Devoto in occasione della fine dell’anno.

Solinas ha espresso “grande soddisfazione” anche per i numeri fatti registrare dal turismo dell’Isola, che ha visto risultati “positivi” per certi versi superiori anche al 2019, anno pre-pandemia. E per le nuove assunzioni, dopo anni, nella sanità e negli altri comparti pubblici attraverso i concorsi. 

Per quanto riguarda l’emergenza Covid-19, “la pandemia ha messo a dura prova tutti i sistemi sanitari del mondo e nessun era davvero pronto ad affrontare questo virus così subdolo”, ha sottolineato Solinas. Aggiungendo: “I numeri ci dicono però che, al di là delle strumentalizzazioni, la Sardegna ha gestito in maniera ordinata e corretta questa fase difficile”. L’Isola infatti, ha rimarcato il governatore, “è la regione italiana che è rimasta il minor numero di settimane in zona rossa e arancione ed è una delle regioni che ha organizzato meglio la propria rete di hub vaccinali”. "Tutto questo – ha evidenziato Solinas - significa che, pur con tanti disagi e limitazioni, siamo riusciti a gestire bene questa situazione e in maniera efficiente”.

Quindi la Sanità: “Abbiamo approvato – ha detto Solinas - una riforma importantissima ed epocale, dopo aver ereditato un sistema che vedeva la centralizzazione in Ats, dimostratasi inefficiente”. Dal 2022, invece, ha spiegato il governatore, “la sanità sarà riarticolata a partire dal territorio, con i presidi che per la prima volta si occuperanno solo di prestazione sanitaria, mentre la parte burocratica sarà trasferita ad un’altra struttura”, con conseguenti benefici per l’intero sistema. 

Solinas, infine, ha rimarcato i cardini della finanziaria regionale approvata, e in particolare le misure adottate per contrastare lo spopolamento, con provvedimenti che incentivano non solo la natalità, ma anche chi decide di restare proprio nei centri più a rischio spopolamento.

Poi gli auguri ai sardi, che il governatore ha voluto ringraziare “per come hanno diligentemente osservato le prescrizioni relative al Covid”, con l’augurio che il 2022 possa essere l’anno del definitivo ritorno a una “nuova normalità”. 

(Unioneonline/l.f.)

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