L 'economia degli Stati Uniti vola con la produzione che nel primo trimestre segna un + 3,2 per cento, benzina sulla campagna di Trump per le presidenziali del 2020; in Germania la Grosse Koalition ha presentato un piano per l'industria e l'energia da qui al 2030; in Francia la Renault sta cercando la fusione con i giapponesi di Nissan (che per ora dice no); Russia e Cina cercano un nuovo ordine mondiale, vogliono chiudere il Secolo Americano.

Tra un mese si vota per il Parlamento europeo e c'è in ballo il governo del mercato dei consumatori più ricco (e invecchiato) del mondo; in Africa siamo a una riedizione delle rivoluzioni del 2011 con una guerra in Libia e i dittatori di Algeria e Sudan che sono stati detronizzati dopo un regno di 20 e 30 anni; siamo nel pieno di una transizione energetica che va dal petrolio al gas, ma il consumo di oro nero aumenterà per effetto della crescita dell'aviazione, dello shipping, dell'industria; la sfida per l'innovazione lascerà indietro chi non investe in ricerca; è partita una nuova corsa allo spazio, torniamo sulla Luna, ci prepariamo a sbarcare su Marte, è il dominio del cosmo.

Questi sono i temi della contemporaneità. Di cosa si discute in Italia? Del caso Siri-Arata, dal 1992 nessuno ha riparato il cortocircuito tra giustizia e politica. E che cosa diventa titolo cubitale su alcuni giornali? Il divorzio via Instagram di Salvini e Di Maio, non si seguono più nell'atto del selfie permanente, i due fenomeni non potranno “cuoricinarsi” a vicenda. (...)

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