N el teatrino televisivo degli infuocati dopopartita, gli abbonati alla pay tv Sky Sport ogni tanto sentono il volume della voce che si alza. E alcune persone che si confrontano su temi complessi, come le corsie esterne da tamponare o lo sbarramento dell'interdizione che scricchiola. In realtà, cari abbonati, la tv (a pagamento) si può utilizzare anche per regolare vecchi conti, antiche inimicizie, sentimenti di bassa lega da spiattellare in diretta. Una tv del dolore che di recente ha visto lo stesso protagonista opposto a due flemmatici signori del calcio, stufi del maestrino che bacchetta, rimbrotta e dispensa consigli a chi, di consigli, ne farebbe volentieri a meno.

Daniele Adani, per gli amici Lele, ex calciatore di A e B, emiliano di Correggio, un paio di settimane fa ha trovato Tommaso Giulini, presidente del Cagliari, con la luna decisamente storta dopo una sconfitta (con la Juventus) chiusa da quell'episodio ancora da chiarire dei cori partiti dalla curva Nord contro il bianconero Kean. Il diluvio verbale, sopra le righe e vagamente strafottente di Adani non aveva scomposto Giulini, che aveva saputo tenere botta ad accuse più o meno velate, in diretta. Con i vertici di Sky Sport, quella sera all'interno della Sardegna Arena, visibilmente imbarazzati per l'episodio.

Sabato sera abbiamo assistito a un vero e proprio regolamento di conti con Massimiliano Allegri, uno che perde la pazienza solo se lo prendi a mazzate. Un anno fa i primi schiaffoni a distanza, sempre alla fine di Inter-Juve, poi qualche altra spallata dopo l'eliminazione della Juventus dalla Champions. (...)

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