I n Cina le città si fanno concorrenza spietata. Solo per rimanere nel Guangdong, la grande provincia del sud con oltre cento milioni di residenti, Shenzhen fa concorrenza a Canton (Guangzhou), a Foshan, Dongguan (nomi ben noti agli italiani che frequentano la Cina) e alle grandi città del territorio, ma anche alle confinanti regioni speciali di Hong Kong e Macao.

Nel delta del Fiume delle Perle (il Pearl River), cinque porti impressionanti - Guangzhou, Yantian, Shekou, Shenzhen e Hong Kong - lottano uno contro l'altro per aumentare le proprie quote di lavoro. Se ne avvantaggia il livello di servizio, il prezzo di utilizzo, il traffico globale e l'industria regionale.

Appena più a Nord del Guangdong, nel Fujian, la città di Xiamen può essere portata ad esempio della ricerca spasmodica di sostenibilità economica fondata su precise strategie e formazione, della messa a punto rapida e accurata di tutte le infrastrutture necessarie allo sviluppo, di stimolo all'imprenditorialità - le riforme si fanno pavimentandole con la crescita economica.

Xiamen, vocata da secoli alla lavorazione delle pietre (i marmi di Orosei, ad esempio, arrivano e sono lavorati qui), negli ultimi quindici anni ha aperto un secondo fronte strategico, quello del vino. Xiamen si è candidata a essere il luogo dove il vino sfuso proveniente da tutto il mondo è imbottigliato, etichettato, impacchettato e distribuito in tutta l'Asia. Sono nati istituti professionali e università ad hoc, sono stati migliorati porti, aeroporti, autostrade e ferrovie, è stata creata una compagnia aerea. (...)

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