"Mille giorni di conflitto in Yemen: mille bambini morti ogni anno, mille scuole chiuse, mille bimbi arruolati come soldato. Mille giorni di silenzio sulla più grande crisi umanitaria del momento''.

Queste le parole di Andrea Iacomini, portavoce dell'Unicef in Italia, nel descrivere la situazione nello Yemen, dove dal marzo del 2015 è intervenuta la coalizione militare araba a guida saudita contro i miliziani sciiti houthi.

"Sono passati mille giorni dall'inizio del conflitto in un Paese distrutto dalla carestia, alle prese con una grave epidemia di colera, tristemente coinvolto in un conflitto per procura e senza fine, che ha colpito il 70% della popolazione di cui 11 milioni di bambini'', dichiara Iacomini.

"Gli appelli disperati dell'Onu sembrano non smuovere le coscienze globali", continua Iacomini. "Le città sono diventate campi di battaglia, le persone sono intrappolate nelle loro case, incapaci di spostarsi per ricevere assistenza medica o per accedere a beni di prima necessità. Milioni di sfollati che non sanno cosa mangiare, cosa bere, come salvarsi dal prossimo bombardamento indiscriminato''.

(Unioneonline/m.c.)
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