Washington: "Via i figli alle clandestine". E una 13enne filma in lacrime l'arresto del padre
Separare le madri che attraversano illegalmente il confine sud con gli Stati Uniti dai loro figli.
È la nuova proposta del presidente degli Stati Uniti per contrastare l'immigrazione.
Tecnicamente si tratterebbe di applicare la pratica del "catch and release" (arresta e rilascia): arrestare i genitori clandestini e incarcerarli finché non sapranno se saranno rimpatriati o se la loro domanda di asilo è stata presa in considerazione, affidando nel frattempo i minori ai servizi sociali.
Ma immediata è arrivata la reazione delle associazioni a tutela dei diritti civili, che richiamano l'incostituzionalità del provvedimento. A essere violato, dicono, è il quinto emendamento della Costituzione americana, che afferma che nessuno può "essere privato della libertà se non in seguito a regolare procedimento legale".
Il dipartimento per la Sicurezza nazionale ha ribattuto con un comunicato: "Il viaggio verso Nord presenta troppe situazioni pericolose per i bambini, che sono spesso sfruttati, abusati e rischiano la morte". Bisogna "scoraggiare le famiglie anche solo dall'intraprendere il viaggio".
Una risposta che non convince gli attivisti, secondo cui il governo "non è in grado di mostrare l'evidenza empirica che l'arresto ferma le migrazioni".
Intanto, commuove l'opinione pubblica il video girato da una 13enne con il telefonino e diffuso in Rete.
Nel filmato, la ragazzina riprende, in lacrime, l'arresto del padre, immigrato, durante un controllo di polizia in California.
IL VIDEO: