Il Likud di Benjamin Netanyahu resta il primo partito di Israele, ma non ha la maggioranza in Parlamento.

E' quanto risulta dagli exit poll divulgati dai media di Tel Aviv dopo la chiusura delle urne per il voto politico nello Stato ebraico, il quarto in soli due anni.

Il Likud avrebbe poco più di 30 seggi (su 120) alla Knesset, il Parlamento israeliano, mentre i centristi di Lapid, seconda forza, otterrebbero poco meno di 20 seggi.

La Lista araba unita - che alle passate elezioni aveva ottenuto 15 seggi - esce invece ridimensionata con 8-9 seggi. Il partito centrista Blu-Bianco di Benny Gantz ha al contrario sorpreso, ottenendo 7-8 seggi. Successo relativo anche per i laburisti (7 seggi in tutti gli exit polls) e per Meretz (6-7).

A conti fatti, se i dati venissero confermati, i partiti anti-Netanyahu avrebbero 59 seggi sommati assieme, mentre il cosiddetto "'Blocco delle destre'" meno di 55.

Infine, il partito nazionalista Yamina di Naftali Bennett, che non è schierato a priori con i due blocchi opposti, ha ottenuto ottiene 6-8 seggi negli exit poll. Proprio Yamina potrebbe dunque diventare l'ago della bilancia.

(Unioneonline/l.f.)
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