"Una settimana fa abbiamo vinto con i voti, oggi è stato necessario vincere il terrorismo con le pallottole".

Con queste parole il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha commentato il risultato degli scontri avvenuti ieri nella città di Valencia, dove un'insurrezione militare è stata sedata dalle forze fedeli al capo di Stato.

Due uomini morti, un ferito e dieci persone detenute. Questo il bilancio finale della battaglia.

"Due uomini sono stati abbattuti dal fuoco leale alla patria, uno ferito", ha spiegato lo stesso presidente nel corso della trasmissione televisiva 'Los domingos con Maduro', "di questi dieci assalitori delle strutture di Paramacay, nove sono civili e solo uno è un tenente disertore e sta collaborando attivamente".

Maduro si è anche complimentato con i suoi uomini, che hanno respinto la rivolta.

Il gruppo dei "ribelli", guidato da Juan Caguaripano, aveva annunciato la rivolta anti Maduro attraverso un videomessaggio: "Non è un colpo di Stato, ma un'azione civica e militare per ristabilire l'ordine costituzionale, per salvare il Paese dalla distruzione totale".

Ieri mattina il gruppo di antagonisti, composto da una ventina di uomini, ha preso d'attacco una base militare, ma è stato fermato dalle forze militari legate al presidente.

(Redazione Online/F)

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