La Commissione europea accelera sul vaccino anti-Covid, le prime dosi per i Paesi membri dovrebbero arrivare già a novembre. E conferma che l'accesso universale e gratuito al farmaco.

Parliamo del vaccino di Oxford, su cui Bruxelles ha firmato un contratto che consente ai Paesi membri di compare 300 milioni di dosi con l'opzione di altre 100. A quanto si apprende da funzionari della Commissione Ue la prima disponibilità del farmaco è attesa già per novembre.

Proseguono intanto le trattative con le case farmaceutiche, molto avanzati e alle fasi finali i colloqui per il vaccino Pfizer-BioNtech. Un accordo con la multinazionale americana e l'azienda tedesca permetterebbe alla Commissione Ue di allestire un bouquet diversificato di sei candidati vaccini delle società più avanti nella sperimentazione (AstraZeneca, Johnson & Johnson, Sanofi, CureVac, Moderna e Pfizer), che potrebbero essere acquistati dai Paesi membri o donati a Paesi a reddito medio-basso.

Ieri anche il ministro Speranza ha detto alla Camera che già entro fine anno potremo avere le prime dosi del vaccino, e questa mattina nel corso di un evento a Salerno ha aggiunto: "Stiamo investendo molto perché lo riteniamo la soluzione vera a cui l'Italia, l'Europa e tutti i Paesi del mondo stanno lavorando. Abbiamo costruito un'alleanza, in modo particolare con Germania, Francia e Olanda, per rafforzare la proposta europea in campo di vaccini e siamo convinti che tutti i tentativi che sta facendo il mondo scientifico possano portare dei risultati, in un tempo che ci auguriamo sia il più breve possibile".

"Il contratto firmato - ha aggiunto - prevede che se le cose andranno bene e il farmaco sarà validato potremo avere le prime dosi già entro la fine dell'anno e poi ancora all'inizio del successivo. Dobbiamo insistere e continuare ad investire, il vaccino è la vera soluzione al problema".

Scettico sulle tempistiche Andrea Crisanti: "Un vaccino è una cosa estremamente complicata, purtroppo non ha tempi comprimibili", dichiara a Sky Tg24. "Capisco l'esigenza e l'aspettativa, però non vorrei che si prendesse una scorciatoia, perché ogni scorciatoia che prendiamo aumenta il rischio o che il vaccino non sia efficace o che abbia degli effetti indesiderati".

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata