Il presidente Usa, Donald Trump, dopo l'incontro con il premier britannico Theresa May, ha firmato un ordine esecutivo sulle misure di controllo delle persone che arrivano negli Stati Uniti per "proteggere il Paese dall'ingresso di terroristi stranieri".

Durante la sua visita al Pentagono, Trump ha ribadito che l'obiettivo è "quello di mantenere i terroristi islamici radicali fuori dal Paese", per garantire che "non si ammetta nel Paese la stessa minaccia contro i nostri soldati che combattono all'estero".

Nel dettaglio Trump ha bloccato per 120 giorni il programma che prevedeva l'ingresso di rifugiati negli Stati Uniti, programma varato da Barack Obama. E ha deliberato che, dopo questo periodo, sarà data priorità innanzitutto alle "minoranze cristiane" perseguitate. Trump ha tagliato di oltre la metà il numero dei rifugiati che gli Stati Uniti prevedevano di accettare quest'anno, portandolo a 50mila.

Poi il presidente americano ha ribadito che l'ingresso negli Stati Uniti è sospeso per tre mesi per i cittadini di sette paesi musulmani: Siria, Libia, Iran, Iraq, Somalia, Sudan, Yemen.

Infine Trump ha firmato un ordine esecutivo per "ricostruire le forze armate" e aumentare il numero di "aerei, navi e risorse" per la difesa del Paese. Trump ha utilizzato il Pentagono per propone un piano che cerchi di mantenere un esercito "la cui forza nessuno può mettere in discussione".

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