Alla fine, nonostante le polemiche e le proteste, Brett Kavanaugh ce l'ha fatta.

Il magistrato, finito sotto i riflettori per i presunti abusi sessuali su alcune donne ai tempi del college, ha giurato alla Casa Bianca come nuovo giudice della Corte Suprema americana.

"Cercherò di essere una forza di stabilità e unità, il mio obiettivo è di essere un grande giudice per tutti gli americani e per tutta l'America", ha detto nel suo discorso di insediamento.

Immancabile il ringraziamento a Donald Trump: il presidente Usa è stato il suo principale sponsor e negli ultimi giorni in più occasioni lo ha difeso, nonostante la bufera che lo ha travolto.

Un sostegno "saldo" e "risoluto", che consentirà dunque a Kavanaugh di sedere su uno degli scranni più autorevoli e importanti del mondo istituzionale statunitense.

"Il processo di conferma del senato - ha commentato il giudice 53enne, facendo riferimento al procedimento di cui è stato oggetto - è stato polemico ed emotivo. Ma è terminato e il mio obiettivo ora è quello di essere un giudice indipendente e imparziale. Accetto questo incarico con gratitudine e senza amarezze".

Ancora: "La Corte Suprema è una squadra di nove e sarò sempre un giocatore di squadra nella squadra di nove", ha assicurato Kavanaugh.

Dal canto proprio, Trump si è addirittura scusato "a nome della nazione" con Kavanuagh e la sua famiglia "per il dolore e la sofferenza terribili che sono stati costretti a sopportare".

Alla vigilia del giuramento centinaia di persone erano scese in piazza a Washington per manifestare il proprio dissenso.

Un corteo sfociato in decine di arresti da parte della polizia.

(Unioneonline/l.f.)

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