“Battaglia” tra Stati Uniti e Russia sul numero di soldati di Mosca morti o feriti nel corso del conflitto in Ucraina.

A innescare lo scontro sono state le dichiarazioni del portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby che secondo cui la Russia ha avuto 20.000 morti e 80.000 feriti da dicembre e che metà dei deceduti sono miliziani della Wagner.  

Non si è fatta però attendere la replica del Cremlino. Secondo il portavoce di Vladimir Putin, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Interfax, i numeri forniti dagli Stati Uniti sono «presi a casaccio», in quanto «Washington non ha modo di fornire cifre corrette, perché non dispone di tali dati».

Peskov ha anche smentito che siano in corso mediazioni del Vaticano per ottenere il cessate il fuoco. O, perlomeno, il Cremlino «non è a conoscenza» di una missione di pace del Vaticano per l'Ucraina.

(Unioneonline/l.f.)

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