Un attacco con microonde contro i diplomatici americani.

È questa l'ultima ipotesi avanzata da medici ed esperti per spiegare i disturbi accusati, dal 2016, da decine di funzionari americani nelle ambasciate Usa a Cuba e in Cina durante i cosiddetti "attacchi acustici".

Un caso che nei mesi scorsi ha causato tensioni tra Washington e L'Avana.

Sulla rivista scientifica "Journal of the American Medical Association", è stato pubblicato un studio, coordinato dal professor Douglas H. Smith, in cui sono stati analizzati 21 casi segnalati nella capitale cubana.

Smith, direttore del Centro per lesioni e terapie cerebrali dell'Università della Pennsylvania, ha affermato in un'intervista che le microonde al momento sono state prese in considerazione come il "sospettato numero uno" per gli attacchi.

Gli esperti inoltre sono convinti che i diplomatici statunitensi - che hanno dichiarato di aver avuto la

sensazione di percepire suoni ad alto volume e rumori e di aver sofferto di nausea e mal di testa - possano aver subito danni cerebrali.

(Unioneonline/F)
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