Darya Dugina, figlia del filosofo ultranazionalista russo Alexader Dugin “è stata uccisa per mano dell’Ucraina”.

Ne è convinta l’intelligence americana, come rivelato da fonti “informate dei fatti” al New York Times.

La donna è rimasta vittima di un attentato lo scorso agosto: un omicidio organizzato dal governo di Kiev e di cui – spiegano le fonti al Nyt - "non hanno preso parte all'attacco, né fornendo informazioni né altre forme di assistenza".

Anzi: i servizi Usa non sarebbero stati a conoscenza dell'operazione e si sarebbero opposti se fossero stati consultati. 

Le fonti del giornale Usa non hanno rivelato quali elementi del governo ucraino siano i mandanti dell'omicidio della Dugina o se il presidente Voldymyr Zelensky fosse al corrente. Alcuni ritengono, inoltre, che il vero obiettivo dell'attentato fosse il padre, una sorta di ideologo della politica aggressiva e imperialista del Cremlino, che da mesi esorta Mosca a intensficare la sua guerra contro l'Ucraina.

Dal canto proprio, interpellato dallo stesso New York Times, il consigliere di Zelensky, Mykhailo Podolyak, ha ribadito che il governo di Kiev non è coinvolto nella morte della Dugina.

"In tempo di guerra – ha spiegato Podolyak - ogni omicidio deve avere un senso, soddisfare uno scopo specifico, tattico o strategico. Dugina non era un obiettivo né tattico né strategico per l'Ucraina".

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Le notizie di ora in ora: 

Mosca convoca l’ambasciatore francese per le armi a Kiev

La Russia ha convocato l'ambasciatore francese a Mosca per le forniture di armi all'Ucraina. Lo annuncia il ministero degli Esteri russo.

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Parlamento europeo: Ue prepari risposta in caso di attacco nucleare russo

L'Eurocamera chiede all'Ue di preparare una risposta in caso di attacco nucleare russo. Questo il contenuto della relazione sull'escalation russa in Ucraina approvata dal Parlamento europeo con 504 voti a favore, 26 contrari e 36 astensioni in cui si chiede inoltre un forte aumento dell'assistenza militare all'Ucraina, la condanna dei referendum farsa e delle minacce nucleari di Putin e l'istituzione di un tribunale internazionale ad hoc per i crimini contro l'Ucraina.

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Nuove esplosioni a Zaporizhzhia

Tre forti esplosioni sono state da poco udite a Zaporizhzhia mentre si vedono alzarsi colonne di fumo dal centro della città,. Lo riferisce il Guardian. Intanto il governatore della città Oleksandr Starukh ha esortato i residenti della capitale della regione a rimanere nei rifugi, postando su Telegram per annunciare "un altro attacco missilistico nemico".

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1,6 milioni di ucraini deportati

La Russia ha deportato più di 1,6 milioni di cittadini ucraini. Lo ha annunciato il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky durante il suo discorso all'Organizzazione degli Stati americani, come riporta Unian. "Non abbiamo dubbi che vinceremo questa guerra e saremo in grado di proteggere l'indipendenza dell'Ucraina. Le vittorie quotidiane al fronte e dozzine di città e villaggi liberati dell'Ucraina lo dimostrano", ha affermato il presidente.

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Attacco russo con droni kamikaze

Le unità di difesa aerea ucraine hanno abbattuto sei droni kamikaze russi (su un totale di 12) che avevano attaccato nella notte le regioni di Odessa e Mykolaiv: lo ha reso noto il Comando operativo meridionale di Kiev, secondo quanto riporta Ukrinform. "Durante l'attacco notturno di droni kamikaze nelle regioni di Odessa e Mykolaiv, secondo i dati preliminari, sei droni sono stati abbattuti dalle forze di difesa aerea", ha riferito il Comando sottolineando che "il nemico ha intensificato la ricognizione aerea". 

(Unioneonline/l.f.)

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