«Putin ha potenziato i missili nucleari e ha modernizzato il suo deposito di testate nucleari nell'enclave di Kaliningrad già negli anni scorsi. Può annientarci con le bombe atomiche miriadi di volte. Ma l'esercito russo non è attrezzato per combattere in un ambiente contaminato». Così il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski a Repubblica. «La minaccia di usare le armi nucleari ha una serie di implicazioni complicate e non dovremmo tormentarci dinanzi a questa minaccia».

Alla domanda se la Polonia sia pronta a inviare truppe in Ucraina, il ministro ha risposto: «Non dovremmo escluderlo. Dovremmo lasciare Putin col fiato sospeso sulle nostre intenzioni». «I russi - dice ancora - operano ovunque. Dovremmo imparare a vaccinare il nostro sistema politico, le nostre istituzioni e la nostra opinione pubblica contro la manipolazione russa».

Secondo Sikorski i rivali del Pis e le destre europee subiscono l'influenza della Russia: «Sono contrari ai diritti degli omosessuali, sono antieuropei, hanno il culto del machismo, sfruttano in modo improprio i media pubblici per trasmettere i loro messaggi e per favorire l'unità tra partito e chiesa. Sono tutti tratti caratteristici del putinismo. Il Pis sostiene di odiare Putin. Ma ideologicamente sono molto simili». Rispetto alla Bielorussia, «rafforzeremo il confine. Non solo contro l'immigrazione clandestina, ma anche contro le minacce militari. Quello che stiamo affrontando al confine orientale della Polonia è un assalto organizzato contro l'Europa. Sono persone reclutate e incoraggiate in Etiopia e altrove a venire a Mosca attraverso il Medio Oriente. Poi vengono spedite in Bielorussia e quindi spinte ad attraversare il confine. Il nostro vicino sta organizzando una guerra ibrida attraverso i migranti con lo scopo di distruggere l'Ue rendendola politicamente instabile».

(Unioneonline/v.l.)

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