Mentre le diplomazie sono al lavoro per evitare un’escalation e mentre gli Usa continuano a parlare di “attacco imminente” della Russia, in Ucraina la guerra è già iniziata.

Per la precisione nel Donbass, dove ci sono scontri tra separatisti filo-russi e ucraini.

La Russia ha inoltre annunciato che domani effettuerà, sotto la supervisione del presidente Vladimir Putin, manovre delle sue "forze strategiche", in particolare con il lancio di missili balistici e da crociera.

Tutte le notizie sulla crisi in diretta, minuto per minuto.

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Ore 18.50 – Draghi: “Necessario portare tutti allo stesso tavolo”

"Il colloquio è stato richiesto da Putin e la cosa importante è che l'atteggiamento dell'Italia, ma anche degli altri paesi, è l'unità della Nato che è senza sfumature. Ma accanto a questo è importante che ci sia una posizione ferma di fronte all'attacco in Ucraina. Ora tenere aperte tutte le possibilità di dialogo. L'ambizione è portare tutti allo stesso tavolo noi dobbiamo fare tutto il possibile perchè ciò avvenga". Lo ha detto il premier, Mario Draghi, in una conferenza stampa dopo il Cdm.

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Ore 18.30 – Usa: “Evacuazioni civili una manovra cinica di Mosca”

Gli Usa accusano la Russia di manovrare le persone con "cinismo" nel caso delle evacuazioni dei civili dalle regioni separatiste dell'Ucraina orientale. "È cinico e crudele usare gli esseri umani come pedine per distrarre il mondo dal fatto che la Russia sta preparando le sue truppe per un attacco", ha detto un portavoce del Dipartimento di Stato americano a Monaco, dove si tiene la Conferenza sulla sicurezza.

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Ore 18 – Esplosione, al momento “non sono segnalate vittime”

L'intera città di Donetsk "ha sentito l'onda d'urto ed il Ministro per le situazioni di emergenza si è recato sul luogo dell'esplosione". Lo riporta l'agenzia russa Interfax sottolineando che al momento "non sono state segnalate vittime".

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Ore 17.30 – Alle 22 parla Biden

Joe Biden parlerà alla 16 locali (le 22 in Italia) per dare "un aggiornamento sui nostri sforzi continui per perseguire la deterrenza e la diplomazia e sul rafforzamento delle truppe russe al confine ucraino". Lo rende noto la Casa Bianca.

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Ore 17.10 – Forte esplosione nel centro di Donetsk

Una potente esplosione è stata segnalata nel centro di Donetsk. Lo riferisce il corrispondente della russa RIA Novosti. L’esplosione si è verificata vicino al palazzo del governo dei separatisti filorussi ed è dovuta a un’autobomba.

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Ore 16.49 – Lukashenko: “Nessuno vuole una guerra” – Il presidente della Bielorussia Aleksandr Lukashenko ha dichiarato che una guerra non sarebbe nell'interesse né della Russia né della Bielorussia. Lo riporta l'agenzia Interfax. "Vorrei ribadire che non solo nessuno vuole una guerra, ma neanche un inasprimento della situazione o qualche conflitto. Noi - russi e bielorussi, residenti nella Federazione Russa e in Bielorussia, non ne abbiamo bisogno", ha detto Lukashenko dopo aver incontrato Putin a Mosca.

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Ore 16.15 – La situazione peggiora nel Donbass

Anche a Lugansk, come a Donetsk, i leader dei separatisti filo-russi hanno ordinato ai civili l'evacuazione in Russia nell'ambito della crisi in Ucraina.

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Ore 15.20 – Putin: “Ci imporranno sanzioni con una scusa –  Vladimir Putin è convinto che sanzioni contro la Russia nell'ambito della crisi ucraina saranno imposte comunque e che gli occidentali troveranno "una scusa". Lo riferisce la Tass.

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Ore 14.30 – Donetsk, i separatisti ordinano l’evacuazione dei civili

I leader dei separatisti di Donetsk hanno ordinato l'evacuazione dei civili verso la Russia. Lo hanno reso noto gli stessi capi dell'autoproclamata repubblica nel sud-est dell'Ucraina.

Il leader dell'autoproclamata repubblica separatista filorussa di Donetsk ha annunciato l'evacuazione dei civili in Russia, accusando Kiev di preparare un'invasione. "Oggi viene organizzata una partenza massiccia e centralizzata della popolazione verso la Federazione Russa, prima di tutto devono essere evacuati donne, bambini e anziani", ha spiegato Denis Pushilin in video pubblicato sul suo account Telegram.

L’esercito ucraino, affermano i filorussi, avrebbe aperto il fuoco contro di loro per 30 volte da questa mattina.

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Ore 13.40 – Usa: "Mosca ha 190mila militari attorno all’Ucraina”

La Russia ha concentrato fino a 190.000 militari "dentro e vicino" l'Ucraina, un numero di truppe significativamente più alto di quanto precedentemente noto. Lo ha affermato Michael Carpenter, ambasciatore degli Stati Uniti presso l'Osce. "Stimiamo che Mosca abbia probabilmente ammassato tra 169.000 e 190.000 effettivi in Ucraina e nelle vicinanze rispetto ai circa 100.000 del 30 gennaio", ha detto Carpenter.

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Ore 13 – Papa: “Mondo campione nel fare la guerra, è una vergogna”

"Il mondo è campione nel fare la guerra e questo è una vergogna per tutti". Lo ha detto il Papa nell'incontro con le Chiese orientali. "Siamo attaccati alle guerre e questo è tragico", ha detto il Pontefice ricordando che "in questo momento ci sono tante guerre dappertutto e l'appello" alla pace lanciato dal Papa ma anche "dagli uomini e dalle donne di buona volontà è inascoltato".

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Ore 12.45 – Alle 20 la videocall con Biden

La videoconferenza per fare il punto sulla crisi ucraina che il presidente degli Usa Jose Biden terrà con i leader europei, il segretario generale della Nato e i vertici delle istituzioni Ue, a quanto si apprende, si terrà questa sera alle 20 (ora italiana). Tra i leader che prenderanno parte alla riunione anche il premier Mario Draghi, oltre a Justin Trudeau, Emmanuel Macron, Boris Johnson, Olaf Scholz, il polacco Andrzey Duda e il presidente della Romania Klaus Johannis. Per l'Ue parteciperanno la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio Charles Michel.

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Ore 12.35 – Lavrov: “Pochi progressi con gli Usa, non bastano le promesse”

Stati Uniti e Russia hanno compiuto pochi progressi sulle questioni centrali di sicurezza. Lo ha constatato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, citato dalla Tass. Il capo della diplomazia russa, parlando del prossimo incontro con Blinken nell'ambito della crisi ucraina, ha aggiunto che Mosca dirà chiaramente a Usa e Nato di non poter essere soddisfatta di "mere promesse" sulle questioni che preoccupano la Russia sulla sicurezza.

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Ore 12.20 – Gb: “Noi pronti qualsiasi cosa faccia Putin”

Il governo britannico è "pronto per qualsiasi cosa Vladimir Putin decida di fare" rispetto alla crisi in Ucraina. Lo ha detto il viceministro degli Interni Damian Hinds, responsabile del portafoglio per la Sicurezza nazionale del Regno Unito.

"La verità inevitabile è che c'è questo enorme dispiegamento di truppe e mezzi militari su più lati ai confini con l'Ucraina - ha aggiunto - non c'è alcun segno di rallentamento, per non parlare di retromarcia. Quindi dobbiamo essere pronti". Hinds ha comunque ricordato che "c'è ancora una via diplomatica e incoraggiamo il presidente Putin a intraprenderla".

Il viceministro ha sottolineato anche che una invasione dell'Ucraina "non è inevitabile" ma che potrebbe accadere "in ogni momento".

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Ore 11.40 – Bombardamenti in corso nel Donbass

Bombardamenti sono in corso sul fronte est dell'Ucraina. I bombardamenti sono stati segnalati da giornalisti dell'agenzia di stampa Afp che si trovano vicino a Stanytsia Luganska, una città nell'Ucraina orientale sotto il controllo delle forze governative. La città era già stata colpita ieri da bombardamenti che hanno danneggiato gravemente un asilo nido.

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Ore 11.20 – Cremlino “molto preoccupato” per scontri nel Donbass

Il Cremlino si è detto oggi "molto preoccupato" per gli scontri nell'est dell'Ucraina. "Quello che sta accadendo nel Donbass è molto preoccupante e potenzialmente molto pericoloso", ha detto ai giornalisti il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov riferendosi agli sconti tra le forze di Kiev e i separatisti filorussi nell'Ucraina orientale.

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Ore 10.30 – Kiev: “Al confine ci sono 149mila soldati russi”

Il numero di soldati russi schierati ai confini dell'Ucraina ha raggiunto la soglia dei 149mila: lo ha reso noto il governo di Kiev.

"Stiamo osservando le divisioni delle truppe russe, che sono 129.000. E, insieme alle componenti navali e aeree, questa cifra raggiunge quota 149.000", ha detto nel corso di un intervento al Parlamento il ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov.

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Ore 9.20 – La Russia annuncia esercitazioni militari per domani

La Russia ha annunciato che domani effettuerà, sotto la supervisione del presidente Vladimir Putin, manovre delle sue "forze strategiche", in particolare con il lancio di missili balistici e da crociera. "Il 19 febbraio, sotto la guida del comandante supremo delle forze armate russe Vladimir Putin, sarà organizzata un'esercitazione pianificata delle forze di deterrenza strategica", ha affermato il ministero della Difesa, citato dalle agenzie di stampa russe. 

Le manovre mirano a verificare la preparazione dei comandi militari e degli equipaggi dei sistemi missilistici, delle navi da guerra e dei bombardieri strategici per svolgere le loro missioni, nonche' di verificare l'affidabilità delle armi delle forze strategiche nucleari e convenzionali.

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Ore 9 – Separatisti filorussi denunciano attacchi

I separatisti filorussi dell'autoproclamata repubblica ribelle di Luhansk, nell'est dell'Ucraina, hanno accusato le forze governative di averli attaccati anche questa mattina con colpi di mortaio.

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Ore 8.30 – Violazioni del cessate il fuoco nel Donbass

Il ministero della Difesa ucraino ha reso noto oggi di aver registrato 60 violazioni del cessate il fuoco da parte dei separatisti filorussi nella regione del Donbass nelle ultime 24 ore. Un soldato è rimasto ferito, ha aggiunto il ministero, secondo quanto riporta il Guardian.

(Unioneonline/L)

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