Turchia al voto, duello Erdogan-Ince. Arrestati 4 italiani ai seggi
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Si svolgono oggi in Turchia le elezioni presidenziali e legislative anticipate.
Lo scorso aprile, infatti, sono state convocate a sorpresa da parte del presidente Recep Tayyip Erdogan, mentre la scadenza naturale era a novembre 2019.
E proprio lui, ieri, ha chiamato al voto i suoi sostenitori: ampiamente favorito, per certi analisti potrebbe andare al secondo turno o, addirittura, perdere la maggioranza in Parlamento.
Ecco perché in queste settimane ha moltiplicato i suoi comizi a Istanbul, la città più grande del Paese, dove ad aprile ha vinto il "no" al referendum costituzionale che Erdogan aveva voluto e che gli consente ampi poteri.
Il suo sfidante più quotato è Muharrem Ince (partito socialdemocratico Chp).
Al voto vanno 56,3 milioni di cittadini; le urne saranno aperte dalle 8 alle 17 (ora locale). Se nessuno dei candidati presidenziali ottiene più del 50 per cento delle preferenze si va al ballottaggio l'8 luglio.
Mentre, per le parlamentari, i deputati vengono eletti a turno unico con sistema proporzionale; la soglia di sbarramento è del 10%.
DIECI ARRESTI, QUATTRO ITALIANI - Intanto si apprende che le autorità turche hanno fermato dieci stranieri, fra cui quattro italiani, tre francesi e tre tedeschi. A riferirlo è il ministero dell'Interno turco.
I fermati si trovano sottoposti a controlli di Polizia e sarebbero accusati di aver svolto "attività" ai seggi senza regolare accredito elettorale.
(Unioneonline/s.s.-M)