Trump sposa la linea di Putin: «Subito negoziati, Kiev ceda territori e rinunci all’ingresso nella Nato»
Il colloquio ha spiazzato Zelensky e i leader europei, presto i due leader si incontreranno, forse in Arabia SauditaVladimir Putin e Donald Trump (Ansa)
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Nel colloquio con Vladimir Putin, Donald Trump, tra le altre cose, ha detto che l’Ucraina deve cedere territori e rinunciare all’ingresso nella Nato.
Ieri un’inattesa accelerazione dei contatti tra Mosca e Washington ha portato a un colloquio di un’ora e mezzo tra i due presidenti che ha spiazzato Zelensky e l’Unione europea.
«Abbiamo deciso di far iniziare immediatamente i negoziati, sono fermamente convinto che avranno successo», ha detto Trump. Un’opinione condivisa anche da Putin, secondo cui è possibile trovare una soluzione «a lungo termine» al conflitto.
Sull’ingresso di Kiev nella Nato: «Personalmente non credo che sia praticabile averla. Penso che, molto prima del presidente Putin, abbiano detto che non avrebbero mai permesso una cosa del genere. Questo va avanti da molti, molti anni. Lo dicono da molto tempo, che l'Ucraina non può entrare nella Nato, e io sono d'accordo», ha detto il tycoon parlando con i cronisti. Trump ha inoltre sottolineato che l’Ucraina dovrà cedere parte del proprio territorio, «è improbabile che riabbia indietro tutto». Insomma, grande unità d’intenti con Putin, rimarcata anche dalla sottolineatura di Trump della necessità che presto in Ucraina ci siano elezioni.
Solo dopo il colloquio con Putin, Trump ha sentito anche Zelensky, i due hanno parlato un’ora. Conversazione «andata molto bene», ha scritto il presidente Usa su Truth, affermando che «anche Zelensky vuole fare la pace».
«Nessuno - ha risposto Zelensky - desidera la pace più dell'Ucraina. Insieme agli Stati Uniti, stiamo tracciando i nostri prossimi passi per fermare l'aggressione russa e garantire una pace duratura e affidabile. Come ha detto il presidente Trump, facciamolo».
Trump e Putin, che presto si incontreranno in Arabia Saudita, ha detto il presidente Usa, hanno concordato di fare iniziare le trattative senza indugio ai rispettivi team. Di quello statunitense faranno parte il segretario di Stato Marco Rubio, il direttore della Cia John Ratcliffe, il consigliere per la Sicurezza nazionale Michael Waltz e l'ambasciatore e inviato speciale Steve Witkoff. Gli Usa, a quanto si apprende, non intendono partecipare ad alcuna forza di peacekeeping dopo un cessate il fuoco.
Zelensky e l'Unione europea hanno cercato di parare il colpo. In un'intervista all'Economist, il presidente ucraino si è detto convinto che in realtà Trump non abbia ancora un piano per la fine del conflitto. «Senza consultazioni con noi penso che non possa essere completato», ha aggiunto. «L'Europa deve essere presente al tavolo dei negoziati perché l'esito ci influenzerà molto», è stata invece la richiesta della responsabile della politica estera della Ue, Kaja Kallas.
Zelensky ha anche provato a lanciare l'idea di uno scambio di territori con Mosca, proponendo di restituire la piccola porzione della regione russa di Kursk occupata dalle truppe ucraine con parti delle province ucraine conquistate dai russi. «Questo è impossibile, la Russia non ha mai discusso e non discuterà mai di scambiare il suo territorio», ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, promettendo che le unità militari di Kiev ancora presenti nel Kursk saranno «distrutte».
(Unioneonline)