Nelle ore successive al referendum in Turchia che ha di fatto consegnato amplissimi poteri nelle mani del presidente Recep Tayyip Erdogan, nel Paese è stato esteso di altri tre mesi lo stato di emergenza. Un provvedimento già prorogato due volte dopo il tentativo di golpe dello scorso luglio.

Nel frattempo, sul voto in Turchia è intervenuto anche il presidente americano Donald Trump, che ha telefonato a Erdogan per congratularsi della sua vittoria alle urne.

Nel colloquio - fanno sapere alla Casa Bianca - Trump ha ringraziato il presidente turco per il sostegno nell'attacco missilistico americano in Siria in risposta all'attacco chimico da parte del governo siriano il 4 aprile scorso. I due leader hanno anche discusso del ruolo di Bashar al-Assad nel conflitto e della lotta contro lo Stato islamico.

"LA TURCHIA DEVE RIMANERE IN EUROPA" - Antonio Tajani, presidente del Parlamento Europeo, dopo i dubbi avanzati dagli osservatori internazionali dell'Osce sugli standard non sufficienti della consultazione turca, ha detto che il Paese "deve rimanere un interlocutore dell'Unione europea e l'Europa deve continuare a svolgere un ruolo di interlocuzione tra la metà dei cittadini schierata contro Erdogan e la metà che lo sostiene". E sull'ipotesi di reintroduzione della pena capitale, secondo Tajani, "riporterebbe la Turchia indietro al 2004, anno della sua abrogazione, e facendo così Erdogan "deciderebbe per il suo Paese di non aspirare più a un futuro nell'Unione europea".

"INGRESSO IN UE NON È UN'IPOTESI" - Sulle aspirazioni della Turchia a entrare in Europa anche il ministro degli esteri Alfano ha detto che "l'opzione adesso non è sul tavolo" e che "in ogni caso eventuali decisioni relative alla ipotesi di reintrodurre la pena di morte lo allontanerebbero ancora di più". Turchia che fa parte della Nato, anche se ciò - ha continuato Alfano - "non significa assenza di preoccupazione per quanto dichiarato dall'Osce". Perché "un conto è la collaborazione con la Turchia, la cooperazione di comune interesse per esempio sull'anti-terrorismo e nella Nato. Altro conto è condividerne alcune metodologie".

LE PROTESTE IN TURCHIA CONTRO I RISULTATI DEL REFERENDUM - VIDEO:

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