"Vi dico una cosa: se venissi messo in stato d'accusa, il mercato crollerebbe e tutti diventerebbero poveri".

Così Donald Trump, in un'intervista a Fox and Friends, risponde alla domanda sull'ipotesi di una richiesta di impeachment da parte dei democratici.

Richiesta che potrebbe arrivare dopo le elezioni di midterm, e che si fa sempre più probabile dopo i due scandali di ieri, quando l'ex capo della campagna elettorale del presidente Usa Paul Manafort è stato condannato e l'avvocato personale del tycoon si è consegnato all'Fbi ammettendo di aver violato la legge sui finanziamenti elettorali.

Obiettivo di Trump è separare le sue responsabilità da quelle dei suoi più stretti collaboratori, per non finire inghiottito nella vicenda.

"Non so come si possa chiedere l'impeachment per qualcuno che ha fatto un ottimo lavoro", ha aggiunto l'inquilino della Casa Bianca. "Senza questo all'opera - ha affermato in maniera teatrale, indicando il suo cervello - vedreste numeri a cui non potreste credere. Con Hillary Clinton al mio posti avreste avuto dati negativi".

Poi ha snocciolato alcuni provvedimenti: "La riforma fiscale, il più massiccio taglio di tasse della storia, gli interventi per modificare i rapporti commerciali con la Cina, l'economia migliore nella storia del Paese. Merito come voto A+. Nessuno ha fatto quello che ho fatto io in così poco tempo".

(Unioneonline/L)
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