Non si dà pace la mamma di Emiliano Sala, l'attaccante argentino morto due mesi fa assieme al pilota in un incidente aereo nella Manica.

"Provo una tristezza e un dolore che dureranno per tutta la vita, ma anche ira. Oggi siamo in preda alla collera, non si sono presi cura di lui nel modo in cui si deve fare per un giocatore di 17 milioni. Ci aspettiamo di capire come e perché sia successo tutto questo", ha detto Mercedes, questo il nome della donna, alla testata francese "L'Equipe".

La donna ha parlato anche di quella tragica sera: "Avevo parlato con Emiliano prima che salisse in aereo, gli dissi che lo avrei richiamato una volta arrivato in hotel a Cardiff. Due ore dopo ho provato a richiamarlo, ma non rispondeva. Mezz'ora più tardi di nuovo, ma niente. E allora ho chiamato l'agente, che mi ha detto che l'aereo era disperso".

I familiari vogliono delle risposte, vogliono un perché. "Non ci ha chiamato nessuno. Posso capire, magari vogliono avere tutte le informazioni, ma a un certo punto bisognerà darci una risposta. Se è colpa di una negligenza dell’aeroporto, del pilota, dell’intermediario".

La questione sui soldi tra Cardiff e Nantes? "Incomprensibile, il contratto era firmato. Non si può cancellare una firma".

(Unioneonline/L)
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