"Tutto è cominciato prima dello scorso Natale. Ho iniziato ad avere tosse secca, febbre, anche fino a quaranta. E poi dolori al torace".

E' la testimonianza di Amirouche Hammar, considerato il "paziente zero" francese, il primo a essere contagiato dal coronavirus in terra transalpina.

Hammara ha raccontato la sua esperienza alla trasmissione Mediaset "Quarto grado".

Un racconto - non l'unico del genere - che contribuisce ad alimentare il sospetto che il Covid-19 girasse in Europa ben prima del fatidico febbraio 2020.

"Sono andato in ospedale - ha proseguito Hammar - e in serata ho iniziato ad avere tosse secca mista a sangue. Per i medici era una polmonite molto grave. Sono stato in rianimazione tre giorni. Ma solo venti giorni fa ho saputo di aver avuto il coronavirus, al tempo non si parlava ancora di Covid se non a Wuhan".

Resta il mistero su come Hammar, 43 anni, possa aver contratto il virus: "Io non ho fatto nessun viaggio in Cina o in Asia - ha precisato il paziente zero francese -, ma mia moglie aveva avuto febbre e tosse ma lei non può sapere se sia positiva perché non è stata ricoverata. Lei lavora in un supermercato dove ci sono lavoratori asiatici".

Secondo l'ultimo bollettino sull'emergenza virus, in Francia sono state ricoverate oltre 98mila persone, 17mila delle quali in rianimazione. Le persone dimesse sono più di 60mila. Le vittime mietute dal Covid oltralpe sono invece 27.500 in totale.

(Unioneonline/l.f.)
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