La Knesset, il Parlamento monocamerale di Israele, ha approvato in prima lettura la legge – appoggiata dal governo di Benjamin Netanyahu – che legalizza la pena di morte per i terroristi che uccidono cittadini israeliani.

L’ok è arrivato con 55 voti a favore9 contrari. Gran parte dell'opposizione al governo ha così lasciato l'aula in segno di protesta e per partecipare alle manifestazioni anti-esecutivo che si stanno svolgendo nel Paese. Ha votato a favore il partito “Israele casa nostra” del nazionalista laico Avigdor Lieberman, mentre si sono detti contrari i deputati religiosi di “Torah Unita”.

La legge – che ora ritorna in Commissione e poi in aula per le altre letture – intende colpire chi uccide «per motivazioni nazionalistiche» o per «ostilità verso la popolazione e con il proposito di danneggiare lo Stato di Israele e la rinascita del popolo ebraico».

Stando alle prime indiscrezioni, la legge non si applicherebbe agli israeliani. Non si sono fatte attendere le prime contestazioni, prime tra tutti quelle dell’avvocato generale di Israele Gali Baharav-Miara e di uno dei due rabbini-capo del Paese.

(Unioneonline/v.f.)

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