Donald Trump ha ratificato ieri la legge che prevede nuove sanzioni contro Iran, Russia e Corea del Nord.

Provvedimenti che, dopo aver suscitato l'ira di Vladimir Putin (che ha "cacciato" centinaia di diplomatici americani dal territorio russo), ha trovato anche la reazione polemice del vice ministro iraniano degli Esteri, Abbas Araqhchi.

"L'obiettivo principale degli Usa nell'attuazione delle sanzioni contro l'Iran è distruggere il Jcpoa, ovvero l'accordo sul nucleare, perché temono che dia potere all'Iran", ha affermato Araqhchi riferendo inoltre che Teheran "risponderà in modo molto intelligente".

L'ACCORDO SUL NUCLEARE - L'intesa cui si fa riferimento è quella sottoscritta fra Teheran e i sei Paesi del Consiglio di Sicurezza dell’Onu con potere di veto (Cina, Francia, Gran Bretagna, Russia e Usa più la Germania), per il contenimento del programma nucleare iraniano, in cambio della fine dei provvedimenti sanzionatori.

Proprio per questo, secondo la Repubblica islamica, le nuove sanzioni decise da Washington costituirebbero una palese violazione dei patti.

(Redazione Online/P)

LA RISPOSTA DI MOSCA:

L'ACCORDO:

TRUMP, GIRO DI VITE ANCHE SULL'IMMIGRAZIONE - VIDEO:

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