Bloccati su un'isola del Golfo della Guinea per essere arrivati in ritardo alla ripartenza della nave.

Disavventura per un gruppo di otto turisti americani e australiani in crociera su una nave della compagnia Norwegian bloccati nell'Africa occidentale e costretti ad attraversare sei Paesi prima di risalire a bordo.

I passeggeri, tra cui una donna incinta e un viaggiatore paraplegico, sono arrivati in ritardo all'orario di partenza previsto dall'isola di São Tomé dopo un tour locale, mentre un altro passeggero 80enne, secondo quanto riportato dai media, è arrivato in ritardo perché stava ricevendo cure mediche di emergenza sull'isola.

Nonostante gli sforzi della guardia costiera locale, il capitano non ha permesso agli ospiti in ritardo di salire a bordo. «La capitaneria di porto ha provato a chiamare la nave, ma il capitano ha rifiutato la chiamata», hanno spiegato Jill e Jay Campbell di Garden City in South Carolina: secondo il loro racconto hanno pagato più di 5.000 dollari nel tentativo di raggiungere la nave. Stando a quanto riferito dalla stessa Norwegian, il gruppo ha viaggiato attraverso sei Paesi e alla fine ha ritrovato l'imbarcazione a Dakar, in Senegal, l'ultimo scalo del viaggio nell'Africa occidentale.

La nave era partita il 20 marzo da Città del Capo per una crociera di tre settimane verso Barcellona. 

«Nel pomeriggio del 27 marzo 2024 –  è la ricostruzione contenuta in una nota della compagnia Norwegian Cruise Line – mentre la nave si trovava a São Tomé e Príncipe, una nazione insulare africana, otto ospiti che si trovavano sull'isola per un tour privato non organizzato tramite NCL sono arrivati al terminal con oltre un’ora di ritardo e hanno perso l'ultimo tender per tornare alla nave, non rispettando quindi l'orario d’imbarco previsto per le 15:00 ora locale. Anche se questa è una situazione molto spiacevole, tutti gli ospiti sono responsabili di assicurarsi di tornare alla nave entro l’orario comunicato, che viene ripetuto ampiamente tramite l'interfono della nave, riportato sulle informazioni quotidiane stampate e consegnate in ogni cabina e segnalato all’uscita della nave. Poiché gli ospiti non hanno fatto ritorno a bordo, i loro passaporti sono stati consegnati agli agenti portuali locali per essere recuperati in porto, come da protocollo regolare. Il nostro team ha lavorato a stretto contatto con le autorità locali per comprendere i requisiti e i visti necessari affinché gli ospiti potessero raggiungere la nave nel primo porto di scalo disponibile. Dato che questi ospiti erano scesi a terra per un tour privato e non sono tornati a bordo all'orario comunicato, sono responsabili di tutte le disposizioni di viaggio necessarie per ricongiungersi alla nave al primo porto di scalo disponibile, secondo il nostro protocollo. Nel frattempo gli otto passeggeri hanno preso accordi per ricongiungersi alla nave a Banjul, in Gambia, il 1° aprile 2024, ma purtroppo la nave non è stata in grado di attraccare in sicurezza a destinazione a causa delle condizioni meteorologiche avverse, nonché delle restrizioni di marea che richiedono tempistiche specifiche per un passaggio sicuro. Pur condividendo la delusione dei nostri ospiti, questa modifica è stata apportata tenendo innanzitutto in considerazione la loro sicurezza e quella del nostro equipaggio, che è la nostra massima priorità. Abbiamo contattato questi otto ospiti in merito a questa modifica dell'itinerario e abbiamo fornito loro l'autorizzazione a ricongiungersi alla nave a Dakar, in Senegal, il 2 aprile 2024. Nonostante la serie di sfortunati eventi al di fuori del nostro controllo, rimborseremo a questi otto ospiti le spese di viaggio da Banjul, Gambia a Dakar, Senegal. Rimaniamo in contatto con gli ospiti e stiamo fornendo ulteriori informazioni non appena saranno disponibili».

(Unioneonline/D)

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