Sono in arrivo a Kabul le truppe statunitensi che devono aiutare il personale diplomatico e gli altri americani a lasciare il Paese.

I talebani, che hanno conquistato ormai le più importanti città dell’Afghanistan, sono a solo undici chilometri dalla capitale.

Il capo delle Nazioni Unite parla di situazione fuori controllo e conseguenze “devastanti” per i civili: più di 250mila sono stati costretti a lasciare le loro case, molti di loro si sono concentrati a Kabul, nei parchi o in alloggi di fortuna.

L'ambasciata degli Stati Uniti - riportano vari media internazionali - ha invitato il personale a distruggere ogni materiale sensibile presente nelle strutture, inclusi opuscoli e bandiere che potrebbero essere utilizzati per la propaganda.

Anche il Regno Unito ha annunciato l'invio di 600 soldati per aiutare l'evacuazione dei cittadini britannici e dell'ex personale afghano. Come la Germania, manterrà aperta l'ambasciata con il personale al minimo. Danimarca e Norvegia stanno invece chiudendo del tutto le loro rappresentanze diplomatiche. 

Anche l’Italia è pronta ad evacuare l’Ambasciata, fa sapere il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: "Ci stiamo preparando ad ogni evenienza anche quella dell'evacuazione, dobbiamo pensare alla

sicurezza del personale della nostra ambasciata e dei nostri connazionali. Se sarà necessario, con l'importante aiuto della Difesa, porteremo tutti in sicurezza in Italia in tempi rapidi. Non ci sarà un nuovo impegno militare, ma non possiamo pensare di abbandonare dopo 20 anni il popolo afgano".

Testimonianze agghiaccianti arrivano dalle zone già occupate dai fondamentalisti. Si parla di talebani che si iniettano dell'eroina davanti a tutti prima di tagliare le teste di coloro che sono considerati oppositori e nemici, mentre le donne vengono costrette a indossare il burqa e si iniziano a fare le liste delle ragazze nubili, che verranno costrette a sposarsi.

Unioneonline/L)

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