La Cina sta usando le esercitazioni aeree e marittime intorno a Taiwan per preparare l'invasione dell'isola e per cambiare lo status quo nella regione dell'Asia-Pacifico. È quanto ha detto il ministro degli Esteri di Taipei, Joseph Wu, secondo cui "la Cina ha usato le esercitazioni e il suo manuale militare per prepararsi all'invasione di Taiwan".

Parlando in una conferenza stampa, Wu ha aggiunto che "la vera intenzione di Pechino è quella di alterare lo status quo nello Stretto di Taiwan e nell'intera regione dell'Asia-Pacifico". Wu ha condannato Pechino per aver esteso le sue esercitazioni militari intorno all'isola.

Pechino "sta conducendo esercitazioni militari su larga scala e lanci di missili, nonché attacchi informatici, una campagna di disinformazione e di coercizione economica per indebolire il morale pubblico a Taiwan", ha continuato.

Il ministro ha poi voluto ringraziare gli alleati occidentali, compresi gli Stati Uniti dopo la visita di Pelosi, per aver resistito alla pressioni della Cina. "È stato un chiaro messaggio al mondo che la democrazia non si piegherà all'intimidazione dell'autoritarismo", ha detto.

Nel frattempo, le esercitazioni militari cinesi intorno a Taiwan vanno avanti. Il Comando del teatro orientale dell'Esercito popolare di liberazione ha reso noto che ha continuato anche oggi a organizzare le manovre congiunte "nel mare e nello spazio intorno all'isola". L'obiettivo, si legge in una nota, è di "concentrarsi sull'organizzazione di operazioni di contenimento e supporto". Precisamente, la Cina terrà un ciclo di manovre di artiglieria a fuoco vero - con proiettili reali - nelle acque meridionali del Mar Giallo, a nord di Taiwan, dall'11 al 13 agosto, di fronte alla Corea del Sud.

(Unioneonline/v.l.)

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