Sono di Brian Laundrie i resti umani trovati in Florida, in un parco naturale nella regione di Tampa. Lo conferma l’Fbi.

Finisce così la caccia al 23enne, fidanzato e principale sospettato della morte di Gabby Petito, trovata il mese scorso strangolata all'interno della Teton National Forest in Wyoming. Il delitto sarebbe avvenuto durante una vacanza “on the road” che la giovane stava facendo con Brian tra vari stati Usa.

Solo il ragazzo era tornato a casa, i primi di settembre, ma quando si è capito che Gabby era scomparsa e le indagini si erano concentrate su di lui, era sparito nel nulla.

Poche ore fa la scoperta di resti umani in una zona della Carlton Reserve di North Port - vicino al luogo in cui erano stati trovati alcuni oggetti appartenenti a Laundrie, tra cui uno zainetto, un bloc notes e alcuni vestiti - zona che fino a poco tempo fa era sommersa dall'acqua, un'area paludosa abitata da diverse specie di serpenti e alligatori. Da qui la difficoltà incontrata dai medici legali per identificare la vittima. Nelle vicinanze anche lo scheletro di un cane.

Resta da capire se il ragazzo si sia suicidato o se le cause della morte siano altre. La verità potrebbe essere contenuta nel taccuino che, secondo quanto riportano i media, è fortemente deteriorato ma che potrebbe essere in parte recuperato.

L'unica incriminazione che al momento gravava su di lui era quella di aver usato due carte di credito di Gabby dopo la morte della ragazza. I rapporti tra i due, questa l’ipotesi degli inquirenti, si sarebbero incrinati durante la loro solitaria esperienza e la tensione potrebbe essere culminata nell’omicidio.

(Unioneonline/D)

© Riproduzione riservata