Dopo 48 ore di ricerche serrate, Cherif Chekatt, il killer dei mercatini di Natale di Strasburgo, è stato rintracciato e ucciso dalla polizia francese.

Secondo quanto si è appreso, il 29enne sospettato dell'attacco di martedì sera (tre morti e tredici feriti, tra cui l'italiano Antonio Megalizzi, tutt'ora ricoverato in condizioni gravissime) si era rifugiato in un magazzino in rue du Lazaret, nel quartiere di Meinau, non lontano da Neudorf, la zona in cui era stato visto per l'ultima volta dopo l'attacco.

Il 29enne era ferito a un braccio e avrebbe sparato per primo contro la polizia che lo stava braccando e gli agenti avrebbero risposto al fuoco "neutralizzandolo".

Con sé, oltre a una pistola, aveva anche un coltello.

Il ministro dell'Interno francese Christophe Castaner ha poi precisato, nel corso di una conferenza lampo, che a individuare il ricercato sono stati tre agenti di pattuglia nella zona, alla vista dei quali il sospetto ha subito premuto il grilletto cercando di fuggire. Inevitabile a quel punto la risposta al fuoco da parte dei poliziotti.

"Sono orgoglioso delle forze dell'ordine", ha aggiunto Castaner, spiegando di aver riferito dell'esito dell'operazione anche al presidente Emmanuel Macron.

La notizia della fine della fuga dell'attentatore è stata confermata anche dal sindaco di Strasburgo, Roland Ries, che ha parlato di "grande sollievo" per tutta la popolazione. "È un'ottima notizia - ha aggiunto il primo cittadino della città alsaziana - che permetterà ai cittadini di ritrovare più facilmente le proprie abitudini, il loro modo di vita e i propri valori".

Arrivano anche le prime reazioni internazionali. "Non dobbiamo mai abbassare la guardia, perché la testa del serpente non è ancora stata schiacciata", ha detto il presidente dell'Europarlamento Antonio Tajani.

"Il killer è stato ucciso. Non ci mancherà", è invece il laconico commento, dall'Italia, del ministro dell'Interno Matteo Salvini.

(Unioneonline/l.f.)

FOTO E VIDEO:

Cittadini posano lumini e fiori nel luogo della sparatoria
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Tutto spento in Rue des Orfévres, una delle vie più famosa per le luminarie natalizie
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I box chiusi del mercatino di Natale
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La via dove è avvenuta la sparatoria
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Ancora fiori e lumini nel punto in cui è morta una delle tre persone vittime dell'attentatore
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L'albero in Place Kleber, tra le più affollate della città e oggi deserta
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La cattedrale di Strasburgo
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