L'uomo che la scorsa domenica ha massacrato 26 persone in una chiesa del Texas non avrebbe potuto acquistare le armi usate per la strage.

Ciò gli è stato possibile per un puro errore burocratico.

L'Air Force, l'aviazione in cui militava e che lo aveva congedato con disonore nel 2014, non ha segnalato alle autorità federali - pare per un disguido - la condanna che pendeva sul suo capo per violenza domestica.

Tre anni fa l'ex aviere, Devin Kelley, finì alla sbarra per una violenta lite domestica con la moglie e con il figliastro di sette anni a cui spaccò il cranio. Sarebbe dovuta scattare per Kelley l'interdizione federale "all'acquisto ed il possesso di armi", ha dichiarato una portavoce dell'Air Force.

Invece, l'autore della strage ha potuto acquistare senza problemi dal 2014 quattro armi in diversi stati americani, come hanno confermato le autorità federali competenti.

"Le informazioni iniziali indicano che le condanne di Kelley per violenza domestica non furono inserite nel database del National Criminal Information Center dagli investigatori della Holloman Air Force", ha ammesso Ann Stefanek, riferendosi alla base del New Mexico dove Kelley ha servito dal 2010 al 2014.

(Redazione Online/D)

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