Sono 9 le vittime, tra cui 5 alpinisti italiani, delle valanghe e delle tempesta di neve che si sono abbattute sulle vette himalayane del Nepal. Lo riferiscono le autorità, precisando che i decessi si sono verificati in due incidenti separati.

Lunedì una valanga ha colpito un gruppo di 12 persone al campo base del picco Yalung Ri, a 5.630 metri, nel Nepal centrale. Sette persone sono morte nel disastro, tra cui tre italiani, due nepalesi, un tedesco e un alpinista francese, ha riferito all'Afp Phurba Tenjing Sherpa, dell'organizzatore della spedizione Dreamers Destination. Lo sherpa ha affermato di aver «visto tutti e sette i corpi», ma al momento solo uno ne è stato trovato. Il resto del gruppo è stato tratto in salvo e trasportato in elicottero nella capitale Kathmandu.

In un precedente incidente nel Nepal occidentale, altri due alpinisti italiani sono morti mentre tentavano di scalare il monte Panbari, alto 6.887 metri. I due uomini erano rimasti senza contatti da venerdì. Il ministero degli Esteri italiano li ha identificati oggi come Alessandro Caputo, 28enne milanese, e Stefano Farronato, 51 anni di Bassano del Grappa. Sono stati trovati morti nella loro tenda, ancora nel sacco a pelo. Erano sepolti sotto a tre metri di neve.

Oggi è stato trovato il corpo di Paolo Cocco, fotografo abruzzese che stava tentando la scalata al Dolma Khang. Lo ha riferito il sindaco di Fara San Martino, paese di cui Cocco era stato anche vicesindaco. Ancora dispersi gli altri due italiani, sono Markus Kirchler e Marco Di Marcello, 37 anni, biologo e guida alpina. Nonostante gli organizzatori abbiano detto di aver visto tutti i corpi, la famiglia di Di Marcello spera ancora.

Un altro italiano, che era nella spedizione con Caputo e Farronato, è stato portato in salvo. Valter Perlino, alpinista di Pinerolo (Torino) di 64 anni, capospedizione del gruppo che in questi giorni avrebbe dovuto scalare il Panbari (6887 metri), era rimasto al campo base per un problema a un piede, mentre gli altri erano saliti più in quota. «Doveva raggiungere i compagni nei giorni successivi, ma il problema al piede e l'arrivo della perturbazione con due giorni di anticipo ha stravolto i piani», ha raccontato la moglie. Lunedì ha lanciato l'allarme e ieri ha preso parte alle operazioni di ricerca con le autorità locali.

(Unioneonline/L)

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