Stato di emergenza alle Maldive, arrestati due giudici della Corte Suprema
Due giudici della Corte Suprema delle Maldive sono stati arrestati durante un raid della polizia all'alba, dopo che il governo ha dichiarato lo stato d'emergenza nel paese oceanico.
I due arresti non fanno che aggravare il caos politico in cui il Paese è precipitato dalla fine della scorsa settimana.
Il presidente Yameen ha deciso di intensificare la repressione attuata negli ultimi anni contro i suoi oppositori, nonostante le proteste e le pressioni internazionali, offuscando l'immagine di questa meta del turismo di lusso.
Il governo ha lanciato una serie di operazioni di polizia per mantenere il controllo della situazione dopo aver rifiutato di rilasciare prigionieri politici, come ordinato alla Corte Suprema giovedì, e ha dichiarato il regime di eccezione per un periodo di quindici giorni.
La denuncia mossa nei confronti dei due giudici è quella di corruzione.
LA FARNESINA - "L'acuirsi della situazione di instabilità politica che di recente sta interessando il Paese potrebbe sfociare in nuove manifestazioni di protesta nella capitale Malé. Il 5 febbraio 2018 è stato proclamato lo stato di emergenza che introduce un coprifuoco (e quindi un divieto di circolazione nelle ore notturne) nella capitale.
A chi si trovi già in città, si raccomanda di evitare luoghi di raduno (anche pacifici) e di mantenere un alto livello di allerta".
Questo si legge nell'avviso pubblicato sul sito Viaggiare Sicuri della Farnesina, riguardo alla crisi politica che si sta consumando alle Maldive.
"In ogni caso, e considerando che l'aeroporto internazionale si trova sull'isola di Hulhule, separata dalla Capitale, e che i trasferimenti da e per l'aeroporto verso le isole di destinazione turistica non comportano alcuna sosta nella capitale Malé - si legge - si sconsigliano i viaggi non strettamente necessari verso la capitale".
E poi: "Si suggerisce particolare cautela ove si decida di soggiornare in una delle guest house nell'isola di Maafushi, ove ha sede un penitenziario di alta sorveglianza in prossimità del quale vi sono state manifestazioni".
(Unioneonline/s.a.-m.c.)
