Si è concluso il primo round di colloqui tra Ucraina e Russia a Istanbul e le trattative, stando a quanto riferito dalla parte ucraina, sono già in una fase di stallo.

Mosca avanza «richieste inaccettabili» per far fallire le trattative, ha riferito un diplomatico ucraino all’Afp. In particolare, ha precisato un responsabile della delegazione ucraina, «Mosca chiede a Kiev di cedere territori prima del cessate il fuoco».

Di diverso avviso la Russia, il capo delegazione Vladimir Medinsky ha riferito che è stato concordato uno scambio di mille prigionieri per parte. Le due parti hanno inoltre concordato che ciascuna «presenti la propria visione di un possibile cessate il fuoco e hanno ritenuto opportuno continuare i negoziati». Medinsky, insomma, si è detto «soddisfatto» dei risultati dei negoziati odierni.

L’intesa sullo scambio di prigionieri è stata confermata anche dal ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov, capo della delegazione di Kiev: «Lo scopo dei nostri colloqui era discutere di un cessate il fuoco, di uno scambio di prigionieri e stiamo anche potenzialmente preparando un incontro a livello di leader dei Paesi», dunque tra Putin e Zelensky. Incontro richiesto esplicitamente da Kiev. «Così dovrebbe essere», ha detto Umerov. «Valuteremo», si è limitato a rispondere il capo delegazione russo Medinsky.

L’incontro tra le delegazioni, primo dall’inizio del 2022, subito dopo che la Russia lanciò l’attacco, è durato circa un'ora e 20 minuti. La delegazione ucraina ha lasciato Istanbul.

Intanto, prima dell’inizio dei colloqui, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto una «forte reazione» da parte della comunità internazionale qualora le trattative fallissero. «Se si scoprirà che la delegazione russa è lì solo per fare bella figura e non riuscirà a ottenere alcun risultato oggi, allora tutti dovranno risponderne», ha detto da Tirana. «Ci deve essere una forte reazione, comprese sanzioni su settore energetico e banche», ha aggiunto.

(Unioneonline/L)

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