Archie Battersbee è morto. La vita del 12enne britannico al centro di un braccio di ferro tra la famiglia, che chiedeva di tenerlo in vita, e le istituzioni si è interrotta a due ore dall’interruzione del sostegno vitale fornito dalle macchine.

“Era un ragazzo bellissimo, abbiamo combattuto fino alla fine”, ha detto la mamma, Hollie Dance.

Il ragazzino era in coma irreversibile da aprile: la madre lo aveva trovato privo di sensi nella sua cameretta: intorno al collo aveva una corda e si pensa avesse partecipato a un tragico gioco attraverso i social. I medici erano intervenuti immediatamente ma Archie non si è mai più ripreso.

La mamma si era rivolta all’Alta Corte, alla Corte d’appello, alla Corte suprema, alle Nazioni Unite e alla Corte Europea per i diritti dell’uomo per fare in modo che il figlio fosse trasferito in un hospice per malati terminali e venisse prolungata l’assistenza per tenerlo in vita.

(Unioneonline/s.s.)

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