Oltre 200 testimoni sono stati identificati nell'ambito delle indagini sul presunto avvelenamento con gas nervino dell'ex spia russa, Serghei Skripal e di sua figlia Yulia a Salisbury, nel sud dell'Inghilterra.

Intanto la polizia prosegue con l'inchiesta "ad alta velocità", secondo quanto riporta il ministro dell'Interno Amber Rudd.

Nell'indagine sono coinvolti anche oltre centro militari dell'esercito e 250 agenti dell'antiterrorismo, tra cui esperti e tecnici del dipartimento di armi chimiche.

Sembra che il gas nervino utilizzato per tentare di uccidere Skripal e la figlia abbia contaminato anche altre 21 persone, tra poliziotti, infermieri e passanti e che l'epicentro della contaminazione non sia nei pressi della panchina dove i due sono stati ritrovati domenica scorsa in condizioni critiche, ma vicino all'abitazione dell'ex spia.

Tra gli intossicati anche il detective Nick Bailey, che ha prestato soccorso ai due.

Il ministro Rudd ha infine confermato che le condizioni dell'ex spia russa e la figlia, ricoverati al Salisbury District Hospital, sono "gravi, ma stazionarie".

(Unioneonline/F)

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