Sparatoria in una chiesa mormone in Michigan: morti e feriti, edificio in fiamme
L'attentatore, un uomo di 40 anni, ha iniziato a sparare con un fucile d'assalto e poi ha appiccato il fuoco. Trump: «Basta con questa epidemia di violenza»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Una chiesa ancora una volta teatro di una sparatoria negli Stati Uniti. A un mese dall'attacco a Minneapolis, nel quale sono morti due bambini, stavolta è una chiesa mormone in Michigan ad essere stata presa di mira. Si è sfiorata la strage, perché erano centinaia le persone che stavano assistendo alla messa. Il bilancio provvisorio è di due morti e diversi feriti, tra questi ultimi anche dei bambini.
L'attentatore, un uomo di 40 anni che abitava in una città vicina, si è lanciato con la sua auto contro la chiesa e poi ha iniziato a sparare con un fucile d'assalto. È stato neutralizzato poco dopo dalla polizia, ma è comunque riuscito ad appiccare un incendio all'edificio.
Le immagini riprese da alcuni residenti e pubblicate sui social mostrano, infatti, dense colonne di fumo innalzarsi dalla chiesa di Grand Blanc, 80 chilometri da Detroit.
I vigili del fuoco sono riusciti a spegnere le fiamme dopo circa un'ora.
Non è chiaro quale sia il movente dell'attacco né - al momento - si conosce l'identità del killer.
Per Donald Trump si tratta «dell'ennesimo attacco mirato ai cristiani negli Stati Uniti», dopo Minneapolis. «Questa epidemia di violenza nel nostro Paese deve finire immediatamente», ha detto il presidente in un post su Truth.
La governatrice del Michigan, la democratica Gretchen Whitmer, ha condannato la violenza «ovunque ma soprattutto in un luogo di culto». Mentre l'attorney general Pam Bondi ha definito l'attacco in chiesa «straziante e agghiacciante».
Reazioni anche dal direttore dell'Fbi, Kash Patel: «È un atto codardo e criminale. Le nostre preghiere sono con le vittime e le loro famiglie durante questa terribile tragedia».
(Unioneonline/v.l.)