Primo incontro tra Ursula Von der Leyen e Charles Michel dopo il pasticcio diplomatico ad Ankara: la presidente della Commissione Ue, rimasta senza sedia, è stata relegata su una poltrona mentre il numero uno del Consiglio europeo faceva ben poco per risolvere la situazione con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

Una brutta immagine che ha offuscato l'immagine della diplomazia dell'Unione e messo in luce le differenze tra le due istituzioni.

"Quanto accaduto ad Ankara non si ripeta mai più": Von der Leyen secondo fonti europee ha voluto mettere le cose in chiaro una volta per tutte nel classico formato di routine settimanale a palazzo Berlaymont, sede dell'esecutivo comunitario.

Michel e Von der Leyen, oltre a discutere degli sviluppi della vicenda turca, hanno anche parlato di una serie di argomenti di attualità e domani, quasi a testimonianza di un riavvicinamento, parteciperanno entrambi alla Conferenza dei presidenti al Parlamento europeo, che potrebbe invitarli ad un dibattito in plenaria per chiarire davanti a tutti quanto accaduto nella missione da Erdogan.

Ad annunciare il faccia a faccia odierno era stato nel consueto briefing di mezzogiorno il portavoce dell'esecutivo comunitario Eric Mamer, precisando che Michel e Von der Leyen non erano riusciti a parlarsi in questi sette giorni per svariati motivi. Lei, dopo la visita ad Ankara, si era recata in missione in Giordania e poi era andata in Germania per riunirsi alla sua famiglia, che non vedeva da Natale, occupandosi nel frattempo anche dei vari dossier sul tavolo.

Mamer aveva poi assicurato che "la cooperazione fra Von der Leyen e Michel continuerà nell'interesse dell'Ue e dei cittadini", ricordando come la scorsa settimana la stessa presidente avesse chiesto ai suoi servizi di contattare i loro omologhi in Consiglio sull'accaduto per cercare un "modus vivendi" con l'obiettivo di evitare che simili situazioni si ripetano in futuro.

(Unioneonline/D)
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