A poche ore dalla risoluzione Onu che ieri ha stabilito una tregua di trenta giorni in Siria, gli attacchi del regime di Assad sono già ripresi nella zona orientale della Ghouta, roccaforte dei ribelli.

È la denuncia dell'Osservatorio siriano per i diritti umani. Secondo quanto riporta la Ong, "gli attacchi sono ripresi domenica mattina. Chifouniya, alla periferia di Douma, è stata bombardata due volte".

Il testo delle Nazioni Unite chiedeva lo "stop immediato dell'assedio dalle zone abitate, fra cui la Ghouta orientale, Yarmouk, Foua e Kefraya" per "consentire l'accesso di aiuti umanitari".

Ghouta, l'ultima enclave in mano ai ribelli alle porte di Damasco, è sotto assedio da parte del governo dal 2013 e si stima che vi abitino circa 400mila persone. Secondo il quotidiano Al-Watan, vicino al regime, l'offensiva aerea è "un preludio a un'operazione terrestre, che potrebbe cominciare in ogni momento".

Gli ultimi bombardamenti sono partiti la scorsa domenica, e finora il bilancio delle vittime è altissimo: secondo il direttore dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, Rami Abdel Rahmane, sono 510 i morti, fra cui 127 bambini.

(Unioneonline/D)

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