Nuove dimissioni alla Casa Bianca.

Stavolta a lasciare è Sebastian Gorka, vice-assistente del presidente americano Donald Trump, esperto di questioni di sicurezza e lotta al terrorismo.

Le motivazioni, ha spiegato lui stesso, sono legate alle promesse "tradite" della campagna elettorale del tycoon: "Dati gli ultimi eventi, mi sembra chiaro che le forze che non sostengono la promessa del 'Make America great again' sono, per ora, in ascesa".

Secondo un'indiscrezione del "New York Times", invece, sarebbe stato il nuovo capo del personale John Kelly a spingerlo ad andare via: Gorka sarebbe troppo vicino agli ambienti di estrema destra e all'ex stratega di Trump, Steve Bannon.

GRAZIA ALLO SCERIFFO ANTI-IMMIGRATI - Intanto, il presidente americano ha deciso di graziare il controverso ex sceriffo anti-immigrati dell'Arizona Joe Arpaio, suo sostenitore della prima ora.

"Sono lieto di comunicare - ha twittato Trump - che ho appena concesso la grazia all'85enne sceriffo patriota Joe Arpaio. Ha reso l'Arizona più sicura".

In passato Arpaio, a cui piaceva definirsi "lo sceriffo più duro d'America", era stato accusato di gravi discriminazioni contro gli ispanici.

Mentre attendeva la sentenza di condanna o assoluzione, tra le polemiche, la Casa Bianca ha preso le sue difese, elogiandolo per la "lunga", "ammirevole" e "altruista" carriera al servizio della nazione, durante la quale ha "continuato a proteggere la gente dalle piaghe del crimine dell'immigrazione illegale".

(Redazione Online/D)

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