I bambini si ammalano di Covid soprattutto in famiglia, il tasso di contaminazioni - stando ai primi risultati dei test salivari che da 3 settimane vengono condotti negli istituti - rivela che in media è soltanto lo 0,5% degli allievi che si contagia a scuola, circa 500 su 100.000, al di sotto del tasso di incidenza.

Queste le evidenze riportate dal ministro dell'Educazione, Jean-Michel Blanquer, invitato questa mattina negli studi di BFM-TV.

"Il virus vive ovunque nella società - ha detto Blanquer - i bambini che si contagiano, quando si risale la catena di contaminazione, non lo prendono a scuola ma in famiglia. Il problema è piuttosto che arrivano contagiati da casa e possono contaminare a scuola".

Per spiegare che - anche in questo terzo lockdown che comincia alla prossima mezzanotte - le scuole rimarranno aperte, Blanquer ha spiegato: "Innanzitutto, cosa succede se i bambini non vanno a scuola? La maggior parte del tempo la occupano in attività sociali, dove si contagiano di più. Poi, il fatto che a scuola li si sottoponga a tampone consente di risalire e spezzare le catene di contagio che altrimenti non si riuscirebbero a interrompere. Infine, abbiamo nelle scuole un protocollo molto più rigido e questo ha un merito pedagogico, poiché i bambini diventano poi ambasciatori di questi protocolli stretti nel resto della società".

Senza contare, "i danni educativi enormi" provocati nei bambini nel fatto di non andare più a scuola, la conclusione.

(Unioneonline/v.l.)
© Riproduzione riservata